Progressive Web Apps: il web in continua crescita

Progressive Web Apps: il web in continua crescita

In questi anni il mondo digitale sta vivendo un radicale cambiamento, accompagnando gli utenti verso una realtà sempre più orientata al Web e sempre meno legata al mondo nativo.

Un utente, in media, scarica zero nuove applicazioni dagli store (Google Play Store di Android e AppStore di iOS), ma visita almeno 20 nuovi siti web, soprattutto da mobile. Questo dimostra come il web riesca a raggiungere molte più persone di quanto possa farlo un’applicazione nativa, sebbene digitare un URL sia molto più macchinoso di quanto lo sia premere un’icona.

Dal grafico mostrato qui sopra si comprende come il Web riesca a coinvolgere molti più utenti del mondo nativo (quasi il triplo). D’altro canto si evince anche il fatto che un utente non rimanga a lungo all’interno di un sito, ma lo abbandoni dopo poco tempo senza fare più ritorno.

L’opportunità qui è molto chiara: se solo si riuscisse ad aumentare la permanenza di un utente all’interno di un sito, il Web potrebbe mettere in seria difficoltà il mondo delle applicazioni native.

Tuttavia non è così semplice. Gli utenti abbandonano un portale Web per tre motivi principali:

  • Performance

Un’applicazione nativa viene eseguita sui 60fps (frame per secondo). L’occhio umano ne percepisce 25, quindi la fluidità e l’interattività è perfetta. Al contrario, ottenere 60fps sul Web non è una cosa banale, e richiede grandi competenze da parte dello sviluppatore. La maggioranza dei siti Web non garantisce una tale esperienza, ma crea un effetto che chiamiamo “jank”, ovvero una vibrazione del contenuto sulla pagina che influisce negativamente sull’esperienza dell’utente.

  • Experience

Spesso non si dà abbastanza importanza al design di un sito Web. Molti portali non seguono le linee guida del Responsive Design e la mancanza di animazioni e/o interattività rendono piatta l’esperienza dell’utente.

  • Engagement

Per tornare a visitare un sito Web un utente deve ogni volta digitare un URL. Al contrario, un’applicazione nativa ha un forte “engagement”, permettendo all’utente di tornare sull’applicazione attraverso un’icona e tramite notifiche push.

Questi tre fattori costringono molti utenti ad abbandonare un sito dopo pochi secondi, infatti in questi anni Google ha lavorato tanto per risolvere queste criticità e si è resa promotrice di un nuovo modo di pensare al Web. È per questo motivo che negli ultimi anni si parla tantissimo di Progressive Web Apps (PWAs).

Cosa sono le Progressive Web Apps (PWAs)

Una PWA è una Web Application che usa moderne tecnologie dei browser per offrire ai propri utenti un’esperienza molto simile (se non migliore) a quella di un’applicazione nativa. Questo è un tipo di approccio che può essere definito ibrido, cercando di fondere i migliori pregi del Web con le qualità delle applicazioni native. Il termine Progressive si riferisce al fatto che questo tipo di tecnologia si evolve in modo progressivo, introducendo in continuazione nuove funzionalità e possibilità.

Cerchiamo ora di definire più nel dettaglio i punti chiave di una PWA:

  • Progressive

Sono costruite con una logica modulare. Nascono come semplici siti Web ma possono progressivamente aggiungere funzionalità fino a consentire un’esperienza molto simile a quella di applicazioni native.

  • Responsive

Una PWA deve obbligatoriamente essere responsive. È pensata mobile-first e deve garantire una perfetta esperienza da dispositivi mobile.

  • Fast

Il “first time load” è un punto critico di ogni sito Web ma, grazie ad un forte sistema di caching garantito dalle PWAs, si può ridurre molto.

Il “The Washington Post” ha trasformato il proprio portale Web in una PWA per avere un caricamento iniziale ridotto.

  • Secure

Le PWAs possono funzionare solamente con un protocollo HTTPS.

  • Searchable

Le PWAs garantiscono un’esperienza nativa ma rimangono comunque siti Web e, in quanto tali, sono indicizzati dai motori di ricerca.

  • Reactivable

Le PWAs permettono di avere un’icona sulla Home e consentono l’invio di notifiche push. Queste due funzionalità consentono agli utenti di tornare facilmente a riutilizzare il sito.

  • Installable

Le PWAs sono installabili sulla Home del proprio dispositivo, sono identificate con un’icona e all’apertura mostrano uno splash screen.

  • Offline

Grazie ad un forte sistema di caching le PWAs garantiscono il corretto funzionamento anche quando siamo offline; ormai il dinosauro di Google è solo un ricordo.

Il futuro è “Progressive”?

La risposta è, come sempre, dipende. Non ci sono decisioni semplici quando si tratta di impostare un progetto (soprattutto di grandi dimensioni), tutto può variare: da progetto a progetto, da utente a utente, e non sempre una Progressive Web App può essere la scelta giusta.

Tuttavia, una cosa è da sottolineare: è innegabile che negli ultimi anni il mondo tecnologico si stia, poco a poco, muovendo sempre più verso una realtà “Web friendly”. La stessa applicazione di Facebook è realizzata con tecnologie ibride e non native. Tinder, Aliexpress, Twitter, Instagram e tante altre aziende hanno optato per una Progressive Web App che coesiste parallelamente con le versioni native.

Non si può negare che questa sia una vittoria importante per il mondo del Web, che si dimostra giorno dopo giorno in continua crescita.